Il mistero della strage di capodogli in Sicilia: le ipotesi

Il mistero della strage di capodogli in Sicilia: le ipotesi

In una sola settimana, sulle coste siciliane, sono state rinvenute le carcasse di ben 5 capodogli. L’ultimo, di circa 6 metri, in stato di decomposizione, è stato trovato a 4 miglia al largo di Stromboli. Isola facente parte dell’arcipelago delle Eolie.

Il numero di vittime drammaticamente sale se si considera che altri 4 capodogli sono stati ritrovati il 15 maggio lungo le coste algerine a causa di reti da pesca. In una settimana sono morti, dunque, ben otto di questi mammiferi nel Mar Mediterraneo.

Ricordiamo che il capodoglio (Physeter macrocephalus) è la più grande delle balene dentate e il più grande predatore coi denti. È l’unico membro vivente del genere Physeter e una delle tre specie esistenti nella famiglia del capodoglio, insieme al capodoglio pigmeo e al capodoglio nano del genere Kogia.

I maschi maschi misurano in media 16 metri di lunghezza ma alcuni possono raggiungere 20,5 metri, con la testa che rappresenta fino a un terzo della lunghezza dell’animale. Ha il cervello più grande sulla Terra, più di cinque volte più pesante di quello umano. I capodogli possono vivere per più di 60 anni.

Cosa sta uccidendo i capodogli nel Mediterraneo? Pare non essere la plastica, visto che in alcune specie non è stata ritrovata o è stata trovata in piccole dosi (ormai inevitabili, visto il quantitativo che c’è ormai nei mari).

Vediamo quali sono le ipotesi in campo secondo esperti.

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Il mistero della strage di capodogli in Sicilia: le ipotesiultima modifica: 2019-05-27T09:41:05+02:00da LucaScialo
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